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“…uno dei violinisti più interessanti che ci siano oggi sulla scena internazionale, in grado di spaziare tra generi e suoni diversi senza mai perdere il baricentro del suo inconfondibile stile”. la Repubblica

“Nella splendida cornice del parco Mears in centro, [il Twin Cities Jazz Festival] presenta…i talenti internazionali e spensierati di Joshua Redman [e i Bad Plus], Delfeayo Marsalis, Francisco Mela & Cuban Safari, Araya Orta Latin Jazz Quartet e il Luca Ciarla Quartet”. The New York Times (Usa)

“Fondamentalmente a caratterizzare la band è il violino lirico di Luca Ciarla che scende giù e poi vola verso l’alto, che ride e che piange, che può alternare l’entusiasmo di un bambino all’intensità della maturità, battuta dopo battuta”. John Shand, The Sydney Morning Herald (Australia)

“Luca Ciarla ha stregato il pubblico della classica, del jazz e del folk con la sua originalità”. Cover Magazine (Hong Kong)

“Luca Ciarla è un molisano dall’indole cosmopolita che fonde tra le corde del suo violino effluvi zigani con sonorità jazz, classiche e folk in un’inquietudine divertita e divertente. Informale e disinvolto, supera agilmente i confini tra i generi per tracciare un percorso musicale innovativo”. Vera Lisi, Il Fatto Quotidiano

“Suonare dal vivo su uno o più loop è una delle caratteristiche della ‘musica con strutture ripetitive’ (definizione che Philip Glass preferisce a quella meno esaustiva ‘minimalista’) che può essere realizzata da un solista dalle capacità tecniche che trascendono quelle di una loop machine. Richiede anche l’abilità di indentificare il loop giusto e usarlo nella maniera più creativa. Luca Ciarla è un solista con queste capacità”. Stephen Smoliar, The San Francisco Examiner (Usa)

“Volendo rinchiuderlo in un’etichetta lo si potrebbe definire musicista jazz, ma la sua composita formazione musicale e soprattutto il non riconoscersi nel mainstream jazz, lo rendono decisamente, e per fortuna, poco classificabile…” Ciro De Rosa, Blogfoolk

“La serata si è arricchita della presenza di Luca Ciarla, virtuoso violinista termolese, invitato da Daniele Sepe ad accompagnare gli ultimi brani in scaletta. Una ‘improvvisazione’ che si è fusa con i ritmi coinvolgenti della band”. Primonumero

“Con il sostegno di una loop machine e del suo violino, Luca Ciarla metta a nudo le possibilità della sua anima e dello strumento stesso, realizzando un lavoro di una contemporaneità di altri tempi. Dall’interpretazione del tema di Lucignolo ad una tradizionale Bella Ciao in chiave folk-jazz non c’è tecnica gratuita, ma un saldo equilibrio tra leggerezza e raffinatezza”. Francesca Grispello, Ferro & Tabacco

“La musica del Luca Ciarla Quartet non può essere etichettata. Non è jazz o classica, contemporanea o folk. Contiene elementi di tutti questi stili e ancora di più ma la caratteristica più importante è la forza creativa. E’ musica ricca di colori e sentimento. Musica senza confini”. Elretha Britz, Volksblad (Sudafrica)

“Attenzione! Non farti sfuggire il violinista italiano Luca Ciarla. Il suo quartetto ci ha guidato verso un nuovo orizzonte nel quale il jazz contemporaneo, la musica classica e atmosfere etniche si incontrano magicamente. Dovunque vada sorprende il suo pubblico e anche questa volta, proprio al Java Jazz Festival, è accaduto nuovamente. Grazie per la bella musica, Luca”! Jazzuality (Indonesia)

“L’audace violinista e compositore italiano mette il suo strumento al servizio di un repertorio brillante..un altro campione del mondo dell’arco”.  Montreal Jazz Festival (Canada)
“Tra gli appuntamenti più interessanti [Strings City Festival] e legati a luoghi, suggestioni e situazioni di rilievo, segnaliamo almeno il violinista Luca Ciarla in loop station per moltiplicare se stesso a Palazzo Strozzi performando nella mostra di Marina Abramović”. Il Giornale della Musica
“Roccella Jazz, Ferragosto nel segno degli “Italians”. Ci si sposta dall’Italia all’estero con un musicista assai presente fuori dai confini nazionali: il violinista Luca Ciarla con il suo concerto solo, one man band con violino, voce, loop station ed elettronica”. Il Sole 24 Ore
“La musica di Luca Ciarla affonda le proprie radici nel jazz contemporaneo, si colora di raffinate influenze provenienti dall’etnica e dalla musica classica, dando vita ad un affascinante ed imprevedibile nuovo sound acustico”. Giancarlo Bastianelli, TGcom Mediaset
“Esibendosi in solo con l’ausilio di una loop machine, l’incredibile violinista italiano Luca Ciarla presenta affascinanti composizioni originali ed alcuni straordinari arrangiamenti di chicche come Black Orpheus”. All About Jazz (Usa)
“Qualsiasi concerto in solo può essere una sfida sia per l’esecutore che per il pubblico. Il primo non può mai perdere la concentrazione, neanche solo per un secondo, non avendo compagni nel gruppo che possano sorreggerlo. Luca Ciarla ha risolto il problema alla radice con un piccolo aiuto tecnologico e con sorprendenti sovrapposizioni sonore”. The Jerusalem Post (Israele)
“Il miglior violinista jazz italiano – pensa ad atmosfere gypsy con sfumature mediterranee – torna a Dubai dopo il grande concerto al Madinat Jumeirah dell’anno scorso.” TimeOut Dubai (Emirati Arabi Uniti)
“Un’anteprima d’eccezione apre la strada alla quarta edizione di Live in Villa di Donato…protagonista sarà il violinista Luca Ciarla”. Il Mattino