Biografia

Uno dei bassisti più ammirati e affermati in circolazione nel mondo del jazz, Larry Grenadier è stato definito dal New York Times un musicista “profondamente intuitivo” e dalla rivista Bass Player uno strumentista con un “senso fluido della melodia”. Grenadier ha dato vita a una vastissima produzione artistica, in collaborazione con i musicisti più fantasiosi e influenti del genere. Nei primi anni si è esibito con le icone del sax Joe Henderson e Stan Getz per poi iniziare una collaborazione decennale al fianco del pianista Brad Mehldau. Si aggiungono successivamente lunghe esperienze con artisti del calibro di Paul Motian, Pat Metheny, alla guida del trio cooperativo Fly (con Mark Turner e Jeff Ballard) e con il quartetto Hudson (con John Scofield, John Medeski e Jack DeJohnette).

Nel corso di una carriera concertistica e discografica che abbraccia ormai tre decenni, non è stato solo il virtuosismo strumentale e il tono immediatamente riconoscibile di Grenadier a renderlo un collaboratore così richiesto, ma anche la sua sensibilità artistica, immaginazione e curiosità assolutamente non comuni. Non a caso nel febbraio 2019 ECM Records ha pubblicato il suo primo album di solo contrabbasso. Intitolato The Gleaners, il disco presenta varie composizioni originali, brani di George Gershwin, John Coltrane e Paul Motian, due composizioni scritte appositamente per Grenadier dal chitarrista, amico di lunga data e collega artista ECM Wolfgang Muthspiel e un’interpretazione strumentale di una canzone di sua moglie, e frequente collaboratrice, la cantante Rebecca Martin.

Photo by Juan Hitters / ECM Records

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